LA SCELTA DELLA SCARPA DA PUNTA 
di Debora Stiaccini


Abbiamo chiesto a Debora, proprietaria del negozio specializzato “A TEMPO DI MUSICA” in via dell’Olivuzzo 8 a Firenze, di offrirci questo prezioso contributo che testimonia la sua straordinaria competenza e rafforza la nostra piena fiducia nella sua professionalità e autorevolezza.

La danza mi ha da sempre affascinata, ma ormai da piu’ di venti anni e’ il mio lavoro: sono specializzata nell’aiutare i ballerini nella scelta del materiale tecnico, mondo che mi appassiona e che mi porta a studiare costantemente.

La scelta della scarpa da punta è un momento delicatissimo per le ballerine.

Per arrivare ad individuare qual è la calzatura che più si adatta al piede della ballerina in quel particolare momento è necessario studiare dettagliatamente il piede e conoscere perfettamente i modelli che andremo a proporre.

I piedi sono il fondamento dell’allineamento e della postura di un ballerino e determinano stabilità ed equilibrio.

Un ballerino appoggia 4 volte il peso del corpo sui metatarsi in relevè’, ma appoggia 12 volte il peso sulle dita dei piedi in punta.

Perciò la forma dei piedi determina molto spesso la forma e le dimensioni delle diverse parti della scarpa, poiché quest’ultima deve essere adatta a sostenere la forza verso il basso del corpo ed evitare lesioni e traumi.

Alcune forme di piedi sono già di per sé inclini a certe tendenze (alluce valgo, dita arricciate, pronazione ecc.) che portano a lesioni: ancor più importante in questi casi è individuare la giusta  forma della scarpa, che può aiutare a prevenire dolori cronici alle articolazioni ed ai muscoli, oltre a incoraggiare un corretto allineamento non solo nei piedi, ma in tutto il corpo.

Una scarpa da punta sbagliata potrebbe forzare la compensazione, portando ad una serie di disagi molto rilevanti sia nei piedi che nel corpo.

Da qui si apre un mondo… lo studio del piede riguarda l’appoggio, la forma del piede (ROMANO, EGIZIANO, GRECO ORIENTALE, CELTICO, AFRICANO sono alcuni esempi), la forma e la lunghezza delle dita,  la differenza di lunghezza e lo spazio che c’è tra di loro,  se e in che misura l’avampiede sia comprimibile, l’arcata plantare, la forza della caviglia e la sua mobilità, quanto il profilo del piede sia “alto” o “basso” ecc.

Queste sono solo alcune delle valutazioni che il fitter professionista deve fare prima di iniziare a proporre le calzature che reputa idonee al piede della ballerina, andando ad individuare modelli che si sposano perfettamente con le caratteristiche del piede e del tipo di lavoro che la ballerina andrà a svolgere.

Si capisce bene che il fitter ha una  responsabilità molto rilevante, pertanto deve conoscere alla perfezione i modelli di cui dispone, nello specifico i materiali, la struttura, il box, le alette, la tipologia delle suole, i profili, i  talloni , ecc.

Iniziando a provare le scarpette e chiedendo alla ballerina di salire in punta, vedendo la ballerina en pointe, il fitter intuisce quali sono le caratteristiche della scarpa da modificare per arrivare all’allineamento ed al sostegno più corretti: a volte basta anche solo alzare la mascherina di qualche millimetro oppure scegliere una mascherina leggermente più  o meno rastremata per trovare la scarpa giusta!

Ecco, questo è solo un piccolo assaggio del “mio mondo”  e di come l’acquisto delle punte non sia da prendere alla leggera!